Storia

Un'origine antica, una storia affascinante

Privilegiata da un territorio da favola Quartu Sant'Elena (Cagliari, Sardegna) è anche uno scrigno che cela ricchezze culturali inestimabili per tutti coloro che desiderano addentrarsi nella storia di questa antichissima città. Proprio così: antichissima. Basti pensare che le origini di Quartu risalgono addirittura al periodo nuragico, tant'è che ancor oggi sono visibili ben circa 40 insediamenti relativi a quel frangente storico. Tra i resti più importanti sono da annoverare senza dubbio S'Orixeddu, Diana, Callitas e Mari Pintau.

Con tutta probabilità Quartu Sant'Elena, in base ad alcuni studi archeologici, vide la presenza perfino dei fenici. A rafforzare questa tesi, tra i vari elementi, sono venuti in soccorso degli esperti taluni ritrovamenti di natura ceramica a poca distanza dal centro cittadino. Tuttavia l'impianto urbano di Quartu, così come oggi noi lo conosciamo, venne modellato dagli antichi Romani che qui installarono tutta una serie di villaggi, originariamente utilizzati per ospitare gli schiavi. Questi del resto furono necessari per l'estrazione del sale presente in grandi quantità negli stagni della zona.

Da un'epoca antica si passa a tempi più recenti per sottolineare come l'attuale conformazione della città sarda ebbe un impulso formidabile per merito della presenza spagnola iniziata nel XIV secolo e protrattasi fino agli inizi del XVIII secolo. Infatti fu proprio grazie agli aragonesi che i villaggi antecedenti Quarto vennero accorpati dando vita ad unico insediamento.

Quartu Sant'Elena presenta una storia affascinante che ha visto alternarsi molteplici civiltà, ciascuna delle quali ha poi lasciato delle tracce ben visibili nel tessuto sociale e culturale di questa realtà sarda. Presenze visibili, oltreché tangibili, ancora adesso.


Nella foto: il nuraghe Diana in località Capitana di Quartu Sant'Elena (Cagliari). Da www.sardegna.beniculturali.it.

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