Arte, cultura e tradizioni

La basilica di Sant'Elena imperatrice a Quartu

la basilica di sant'elena è la punta di diamante degli edifici ecclesiastici di quartu. La sua tormentata storia le ha regalato un aspetto eterogeneo con elementi risalenti a vari periodi. Si fanno notare le cappelle laterali e il pulpito marmoreo settecentesco

Ci sono edifici che trascendono la propria funzione per assurgere a simbolo di un’intera comunità. La basilica di Sant’Elena imperatrice a Quartu Sant’Elena è un caso esemplare per la sua storia e le opere d’arte che custodisce. La chiesa, dedicata all’omonima patrona cittadina, fu demolita e ricostruita più volte: la prima versione romanica risalente al 1100 fu rasa al suolo e al suo posto nel Quattrocento sorse un nuovo tempo in stile sardo-catalano a navata unica. Altri interventi radicali ci furono nel Settecento, con l’ampliamento in lunghezza e la nuova facciata in stile neoclassico, e negli anni novanta del Novecento.

Attualmente la basilica presenta una facciata neoclassica con un portone ligneo, una finestra di vetro e un timpano triangolare. Sulla destra fa mostra di sé la torre dell’orologio in stile liberty mentre a sinistra si trova il campanile a pianta ottagonale provvisto di campane e sormontato da un’elegante cupola variopinta. Completa il quadro l’oratorio del Rosario. L’interno, a navata unica con volta a botte e pavimento di marmo, ha i muri interamente affrescati da dipinti novecenteschi raffiguranti le vite della Sacra Famiglia e di Sant’Elena. Degni di nota il pulpito barocco in marmo del 1741 e le sei cappelle laterali comunicanti che ospitano un crocifisso ligneo del Seicento. Nel 2007 la chiesa è stata elevata a basilica minore da papa Benedetto XVI. 

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